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Violenza sulle donne. La re-vittimizzazione nei media e nei tribunali | parte del progetto Arché | 18 dicembre

Sabato 18 dicembre 2021 ore 18.00

AlbumArte presenta

Violenza sulle donne. La re-vittimizzazione nei media e nei tribunali

Dibattito diretto e coordinato da Daniela Trincia

Interventi di:

Simona Ammerata
attivista femminista e per i diritti civili, socia fondatrice di Lucha y Siesta

Arianna Bussoletti 
media researcher

Flavia Posabella
psicologa psicoterapeuta familiare sistemico – relazionale e dell’Età Evolutiva

Evento parte del progetto Arché mostra personale di Romina Bassu e attività nel territorio

Iniziativa finanziata con i Fondi della Regione Lazio

Sabato 18 dicembre alle ore 18.00 all’interno delle attività del progetto Arché, che comprende la mostra personale di Romina Bassu e un insieme di attività di interazioni con le comunità del territorio, AlbumArte presenta il dibattito dal titolo Violenza sulle donne. La re-vittimizzazione nei media e nei tribunali, diretto e coordinato da Daniela Trincia, che già dirige per AlbumArte il progetto Donne (non più) anonime. Confronto sul femminicidio.

Nelle quotidiane e numerose azioni di contrasto al femminicidio, da parte delle associazioni di categoria e di attivismo femminista, il particolare impegno nell’ostacolare la re-vittimizzazione della donna, è un focus urgente e importante, perché é tuttora molto frequente che, in casi di violenza sulle donne, nel corso della denuncia o nelle sedi di tribunale, l’attenzione sia spostata dall’offender alla donna, ritenendola responsabile di non essere stata sufficientemente assertiva, di aver provocato, con atteggiamenti o con un abbigliamento ritenuto non opportuno, le esternazioni violente dell’offender, come di non aver prestato particolare attenzione alla cura dei propri figli. 

Tale re-vittimizzazione sta acquisendo forme via via sempre più aberranti nel linguaggio come, anche, nelle decisioni da parte dei giudici che, sovente, allontanano i minori dalle cure materne, giungendo, addirittura, all’assegnazione al padre violento o al prelievo forzato.

É per definire l’attuale stato delle cose che sono state coinvolte in questo incontro, professioniste che ogni giorno combattono tale nuova forma di violenza sulle donne, esponendo la questione attraverso la personale esperienza professionale che le vede impegnate, in questa ennesima battaglia di difesa della donna contro il prevaricante potere maschilista, a partire anche dall’uso delle parole e dei loro profondi significati. Perché le parole, fondamentali per definire i pensieri, attivano quei necessari cambiamenti culturali nella nostra società, ancora fortemente maschilista e patriarcale.

Interverranno: Simona Ammerata – attivista femminista e per i diritti civili, socia fondatrice di Lucha y Siesta, Arianna Bussoletti – media researcher, Flavia Posabella – psicologa – psicoterapeuta familiare sistemico – relazionale e dell’Età Evolutiva

Iniziativa finanziata con i Fondi della Regione Lazio