AlbumArte
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WHEN IN ROME NAPOLI | 23 GENNAIO 2025

Giovedì 23 gennaio 2025 alle ore 18.30, Zona Rosa e AlbumArte, presentano al Quartiere Intelligente a Napoli l’ultimo incontro del public program di When in Rome il progetto itinerante, curato da Adriana Polveroni, diretto da Cristina Cobianchi, prodotto da AlbumArte e finanziato dalla Regione Lazio nell’ambito dell’avviso pubblico Lazio Contemporaneo 2022. 

In dialogo Adriana Rispoli, curatrice e fondatrice di Zona Rosa, Adriana Polveroni, curatrice del progetto, le artiste Verdiana Bove e Caterina Sammartino, due delle protagoniste dell’omonima mostra a Roma (dal 18 novembre 2024 al 4 gennaio 2025) e a Bologna (dal 9 al 23 gennaio 2025) e Cristina Cobianchi che ha fondato e dirige AlbumArte.

Il progetto nasce della ricerca condotta sui giovani talenti under 35 che operano a Roma in spazi di lavoro fondati e gestiti insieme in zone periferiche, artiste/i che oggi, da quegli spazi sperimentali, con la loro ricerca, stanno modificando, oltre al territorio dove operano, il tessuto e il fermento artistico della Capitale. 

La mostra, focus del progetto When in Rome di Verdiana Bove, Guglielmo Maggini, Pietro Moretti, Caterina Sammartino e Adelisa Selimbašić, si declina secondo la loro comune riflessione Al di là della periferia della pelle e presenta opere inedite e site-specific che indagano il tema della marginalità, intesa come “confine che separa”, esattamente come la pelle che delimita il corpo dall’esterno e che, al contempo, costituisce il primo contatto con l’ambiente circostante, la prima possibilità di conoscenza. Anche oggi, nel momento in cui il corpo ha subito una radicale trasformazione, posto al centro di varie tensioni sociali e culturali, la pelle è ciò che delimita, e quindi definisce, primariamente il corpo. 

Ogni artista coinvolto nel progetto ha la sua originale interpretazione dell’idea della “pelle” e della spinta ad andare “al di là della periferia della pelle”. Al di là, quindi, dei confini dati. Non necessariamente per superarli in una sorta di tensione titanica, ma forse per esplorarli nella loro marginalità, nel loro essere periferia di un grande corpo decentrato quale è la stessa profonda articolazione, l’inesauribile alfabeto delle pratiche artistiche. 

Nell’ appuntamento napoletano l’incontro, aperto al dibattito con il pubblico, si rifletterà sul modo in cui percepiamo noi stessi quando la pelle del corpo che abitiamo diventa il confine scomodo o sofferto di uno svantaggio. Si prenderà in esame le difficoltà di questo confine riguardo alle differenze di genere e non si cercherà nella società nel suo insieme, ma in una parte di essa, quella che per definizione si concepisce come la più aperta a nuove visioni, intellettualmente progredita e proiettata nel futuro. 

Esiste ancora nel mondo dell’arte la diffidenza riguardo il ruolo delle artiste e del loro lavoro? Sono davvero finite le svalutazioni economiche sulle loro opere? Ha senso identificare dei generi prettamente femminili nella produzione artistica?

Una riflessione a più voci sul contemporaneo ruolo della donna nell’arte.

NOTE BIOGRAFICHE

Verdiana Bove (Roma, 1996) vive e lavora a Roma. È co-fondatrice dell’Artist-Run Space CONDOTTO48. Ha partecipato a diverse mostre collettive e personali sul territorio romano e nazionale. In particolare: La Luce abbraccia tutto – Verdiana Bove e Luigi Ghirri, EDDart Palazzo Taverna, Roma (2023), Quando cosa felice cade, Le Nuove Stanze, Arezzo (2023) e Nuove vedute di Roma, Laboratorio KH, Roma (2022). Il punto di partenza della sua ricerca è costituito da fotografie di famiglia o raccolte personali, intese come base per fondere ricordi reali con atmosfere oniriche.

Caterina Sammartino (Roma, 1997) laureata in pittura presso l’Accademia di Belle Arti, è co-fondatrice dell’Artist-Run Space CONDOTTO48. Ha partecipato a mostre collettive e personali, tra le quali: Shaping grace and disquiet, ERA Gallery, Milano (2024);The Sun at Its Zenith, ERA Gallery, Milano (2024); L’Ombra Lunga, Palazzo Rospigliosi, Zagarolo (RM) (2024); PRESENTI, Palazzo Lucarini, Trevi (2023); Botanica, EDDart, Roma (2022); VII Biennale di Viterbo Arte Contemporanea, Viterbo (2022); Materia Nova – Roma nuove generazioni a confronto, GallerIa d’Arte Moderna di Roma (2021). Nel suo lavoro predilige l’installazione, utilizzando materiali di origine naturale, ma anche oggetti obsoleti della quotidianità, in un’ottica di connessione con il circostante, che trova la sua espressione nelle opere di canapa e cotone, e nelle azioni performative dalla forte carica simbolica e relazionale. 

Cristina Dinello Cobianchi nata a Venezia, vive a Roma.  Produce, dirige e cura progetti artistico – culturali in Italia e all’estero. Ha fondato e dirige AlbumArte, centro di produzione artistica e culturale indipendente di Roma. Nella sua ricerca privilegia gli artisti giovani ed emergenti, spesso presentando per la prima volta artisti stranieri in Italia e artisti italiani all’estero. Ha realizzato le prime residenze d’artista presso gli Istituti Italiani di Cultura (dal 2010 al 2014). Ha collaborato più volte con importanti istituzioni come MAXXI, Galleria Nazionale a Roma, Museo Madre a Napoli, Polo del ‘900 a Torino, Palazzo Ducale a Genova, Institut Francais,  Real Academia de España, Accademia di Belle Arti di Roma e di Napoli, oltre a Galata Rum Okulu-Scuola Greca di Galata, a Istanbul. Nel 2020 ha vinto l’VIII edizione dell’Italian Council con la pubblicazione  ALL BOOM ARTE Artisti/e italiani/e ad AlbumArte 2011- 2020 (Quodlibet). Con AlbumArte ha vinto autorevoli bandi tra i quali Tandem Paris Rome (2014) Mondriaan Fonds (2017), Italian Council (2020), Acción Cultural Española – AC/E (2020 e 2021), Regione Lazio (2021, 2024), Fondazione Compagnia di San Paolo (2021 e 2022). Il progetto da lei diretto Dreamscape (2023) è stato selezionato per la prima edizione della Biennale Son in Svizzera e questa partecipazione ha vinto la 12ma edizione dell’Italian Council (2023). Nel 2022 ha realizzato con AlbumArte una produzione teatrale di danza contemporanea (Eva Frapiccini Dust of Dreams, Coreografie di Daniele Ninarello) invitata a molti festival. Ha redatto con Daniela Trincia e altre/i professioniste/i di Donne (non più) anonime, il progetto contro la violenza di genere iniziato da entrambe nel 2016, il primo Codice etico della Comunità dell’Arte contro la violenza sulle donne (25 marzo 2023).Ha scritto numerosi testi per libri d’arte, monografie e ha curato diversi cataloghi. 

Adriana Polveroni è nata e vive a Roma. É docente, saggista e curatrice indipendente. È autrice di molti testi in volumi collettanei e di tre libri: sui musei d’arte contemporanea (This is Contemporary!, Franco Angeli), la crisi del mercato (Lo Sboom, Silvana Editoriale) e il collezionismo (Il Piacere dell’arte, Johan & Levi). Ha curato mostre personali di, tra gli altri, Vittorio Corsini, Claudia Losi, Flavio de Marco e Giuseppe Pietroniro e mostre collettive (tra le altre: “Il mio corpo nel tempo”, “Chi utopia mangia le mele”, “Arte/Natura Natura/Arte”). Si è occupata di Paesaggio e Arte Ambientale, essendo autrice della voce Arte e Paesaggio dell’Enciclopedia Treccani XXI secolo. Dal 2021 è direttrice artistica della fiera d’arte moderna e contemporanea Roma Arte in Nuvola. Dal 2017 al 2019 ha diretto ArtVerona. Dal 2012 al 2017 ha diretto Exibart. Collabora stabilmente con RadioTre e dopo aver insegnato all’Accademia di Brera, oggi insegna Fenomenologia delle Arti Contemporanee alla NABA di Roma. Fa parte dal 2015 del Comitato Scientifico di AlbumArte.

Napoli gennaio 2025

UFFICIO STAMPA:Maria Bonmassar |+39 06 4825370; +39 335 490311 | ufficiostampa@mariabonmassar.com

Il progetto è finanziato dalla Regione Lazio nell’ambito dell’avviso pubblico Lazio Contemporaneo 2022

In collaborazione con Adiacenze Bologna e Accademia di Belle Arti di Venezia, Accademia di Belle Arti di Frosinone, RUFA – Rome University of Fine Arts, La Casa degli Artisti Milano, Mucho Mas! Torino, Toast Project Space Firenze, ZonaRosa – Quartiere Intelligente Napoli, CONDOTTO48 Roma.

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