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Filippo Riniolo

Filippo Riniolo nasce a Milano nel 1986. Vive e lavora a Roma. La sua ricerca parte dal presupposto che il sapere serva a prendere posizione nel proprio tempo. Che il passato non serva se non per capire e cambiare il presente e che il presente non sia comprensibile senza il passato.
Tra i campi di interesse ci sono il rapporto fra corpo e potere, queer studies, gender studies e post-colonial studies. Fra i suoi strumenti di ricerca troviamo la pittura, l’installazione, la performance, il suono e il video. Numerose le mostre personali, tra le quali “Fiere” nella chiesta di sant’Andrea Apostolo a Bergamo, di Traffic gallery e “Selezioni” a Nascita Gallery a Milano nel 2023, “BlueOriente” ad ArtVerona con Traffic Gallery e “Selezioni” al Museo Maxxi di Roma a cura di F Cascino, M. di Veroli, “dell’eroina e dell’incenso” a Traffic Gallery a Bergamo nel 2020, “se tu li guardi bene e li ascolti” a Spazio44 nel 2018, “Loro” a Casavuota (Rm) nel 2017, “A jouful sens at work” per il Salone del mobile di Milano nel 2016, “Invisible hand” presso MauMau Gallery di Istanbul, conclusione di una residenza d’artista nel 2015, “La sua presenza” a Sponge Arteconteporanea (Pergola) nel 2014, “LifeLong learning” al Museo CIAC di Genazzano nel 2012. 

Fra le mostre collettive: “Matera alberga – arte accogliente” curata da F. Cascino nel 2019; Connexion Festival, al museo Macro Testaccio (Roma) nel 2019, “Kizart” al museo MAXXI (Roma) curata da R. Frascarelli di Nomas Foudation nel 2018, “Memoria collettiva” a CasaSpazio (Palermo) collaterale di Manifesta12 nel 2018, nel 2014 “Ginnastica della visione” alla Bienal del Fin del Mundo (Mar del Plata, Argentina), “BIO50 }Hotel” alla 24° Biennale del Design (Ljubljana, Slovenia) e il festival “Seminaria sogni in terra” (Maranola); nel 2013 “Azione! seconda” a The Others Art Fair (Torino) e “Così vanno le cose” ad ArtVerona (Verona); nel 2012 “INTELLèGO” al Museo Bilotti (Roma), “Open#4” al SaleDock (Venezia) e Premio Roma Centro Storico (Roma).